La scelta di cibo proveniente da circuiti di filiera corta e km 0 può provvedere ad alimentare l’economia locale urbana e periurbana del territorio, generando, da un lato, guadagni economici per i singoli produttori, i quali si trovano a dover competere sul mercato con le grandi produzioni, e, dall’altro, fornendo ai consumatori prodotti di qualità, genuini, sani e di cui si conosce la provenienza e persino chi li produce, generando così un legame tra produttore e consumatore.
La scelta di implementare l’acquisto di prodotti agroalimentari da filiera corta ha lo scopo anche di agire sugli impatti ambientali prodotti da filiere più lunghe, in cui prendono parte più intermediari e i km percorsi dal campo fino alla tavola sono ben maggiori. Scegliere il cibo la cui produzione, distribuzione e consumo rispettino l’ambiente, i diritti dei lavoratori e del consumatore è un’azione che va verso la sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
A Prato, già da tempo si hanno esperienze di filiera corta. Il gruppo di lavoro intende promuovere con azioni mirate il concetto di prossimità intrinseco nell’essenza del sistema di “filiera corta”, inserendosi così all’interno della strategia europea “Farm to Fork”. Il tutto potrà anche inserirsi all’interno di progetti di recupero e riqualificazione, in un’ottica di economia circolare delle aree peri-urbane.
Comune di Prato
Pin Polo Universitario Città di Prato
CIA Toscana Centro
Federazione Interprovinciale Coldiretti Firenze-Prato
Associazione Mercato Terra di Prato
Unione Pratese degli Agricoltori
Confartigianato Imprese Prato
Confesercenti Prato
Confcommercio Pistoia e Prato
CNA Toscana Centro
Pane di Luna APS
Animal House
Slow Food
Parco Agricolo Prato
Associazione La Calvanina
17/10/2022 - in corso
I) La creazione e la valorizzazione di reti tra produttori agricoli, aziende di trasformazione e commercializzazione, ristorazione e ricettività turistica con lo scopo di creare filiere corte e tipiche in un disegno complessivo di valorizzazione dell’offerta agroalimentare pratese;
II) L’attuazione di percorsi virtuosi per la minimizzazione degli scarti agroalimentari ed il consumo responsabile, in chiave di economia circolare;
III) La realizzazione di futuri percorsi integrati di valorizzazione dell’agroalimentare e dell’offerta turistica e agrituristica del territorio, anche attraverso processi di partecipazione.
