All’interno del sistema urbano, inteso come interconnessione della zona abitata, la zona commerciale e industriale, la zona agricola, si possono attuare politiche e avviare sperimentazioni che facilitano il passaggio da attività e comportamenti lineari a circolari.
La città di Prato, fortemente caratterizzata da un distretto produttivo omogeneo, si presenta come particolarmente adatta per questa transizione. La specializzazione distrettuale facilita la risoluzione di problematiche comuni e spinge in maniera sistemica l’innovazione e l’adozione di buone pratiche condivise.
Prato Circular City propone quattro temi verticali e un tema orizzontale che riflettono gli aspetti più importanti della transizione della città sull’economia circolare. I quattro temi sono:
Per ogni tema si discuteranno possibili azioni concrete per accelerare la transizione verso l’economia circolare. Gli obiettivi generali del progetto si inseriscono nel framework del Patto di Amsterdam 2016, ovvero:
Legislazione migliore (better regulation): partendo dalla legislazione vigente in materia verranno individuate le barriere per poter formulare proposte di modifica e miglioramento. Considerando che le città non hanno competenza su aspetti legislativi di ambito sovralocale, sarà importante confrontarsi col livello regionale, nazionale ed europeo oppure affiancare l’azione a processi legislativi già in corso.
Finanziamenti migliori (better funding): il progetto contribuirà all'identificazione, al sostegno, all'integrazione e al miglioramento delle fonti di finanziamento tradizionali, innovative e di facile utilizzo per il distretto, compresi i fondi strutturali e di investimento europei con l'obiettivo di realizzare un'attuazione efficace degli interventi nel distretto/territorio pratese.
Conoscenze migliori (better knowledge): il progetto contribuirà a migliorare la base di conoscenze sulle questioni urbane e lo scambio di migliori pratiche e conoscenze. Si tratta di azioni di aumento di consapevolezza a tutti i livelli che contribuiscono ad accentuare il senso di appartenenza al meccanismo sistemico di funzionamento della “città circolare”.